I professionisti
Quattro uomini vengono ingaggiati da un ricco americano per andare in Messico e riportargli la giovane moglie rapita da un ribelle messicano. Compiuta la missione tra mille insidie, i quattro si rendono conto che l’americano è un uomo senza scrupoli, che tratta la moglie come una proprietà. Liberano la donna e l’uomo che l’aveva rapita, in realtà il suo amante, secondo un loro codice morale e senza contravvenire al patto con l’americano. Un gesto romantico che costa loro il premio pattuito. Richard Brooks, autore, in tutti i sensi, del film, è un regista un po’ sottovalutato. Probabilmente il senso dell’avventura che traspare in ogni suo film non è piaciuto a chi giudica i film d’azione un sottogenere. Certamente un film sull’amicizia virile, ma senza il compiacimento che spesso questo tema comporta. Il rispetto per la donna è tutto nel gesto finale, la liberazione, in cambio di nulla, di colei per la quale hanno rischiato la vita.
“Il film, per quanto si richiami in alcuni particolari narrativi e descrittivi a situazioni e figure non del tutto originali, non manca di dignità nella realizzazione, specialmente nelle sequenze spettacolari. Buone le caratterizzazioni offerte dagli interpreti principali mentre poco credibili appaiono alcuni sviluppi ed ingenui certi riferimenti geografici.” (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 62, 1967)”Uno dei migliori film di un grande regista. Alla solidità della narrazione fa riscontro una consapevole problematica sociale e razziale, un buon tentativo di attualizzare l’argomento e una magistrale direzione di tutti gli attori, ideali per i rispettivi personaggi.” (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)”Uno dei western memorabili degli anni ’60, e uno dei migliori film politici di Hollywood in assoluto. Brooks ha fatto tutto lui. E l’ha fatto benissimo. Ritmo trascinante senza cadute. Uno splendido parco di attori.” (Laura e Morando Morandini, Telesette)