SPUTI FASCISTI & SPUTACCHIERE ANTIFASCISTE
C’è una deriva di ipocrisia in questo paese che esula dall’essere fascista o antifascista.
Fascismo e antifascismo, oggi, sono semplicemente due scudi dietro quali nascondere una completa mancanza di valori morali a scapito della pura e semplice ideologia.
Ideologie che, è bene ricordarlo, dal nazismo al fascismo, passando per il comunismo, hanno provocato milioni di morti indifferentemente, fossero nei gulag, lager o foibe.
I due termini vengono svuotati del loro reale significato e usati solo alla bisogna per giustificare l’uno o colpevolizzare l’altro.
Se ne appropriano movimenti di pensiero, linee politiche e, ancora peggio, persone cosidette impegnate,che non hanno mai avuto una storia personale antifascista o fascista dietro e capito una benemerita mazza dell’ uno e dell’altro aspetto.
Sei fascista o antifascista per slogan, tant’è vero che ci si inventa un anagrafe dell’una o dell’altra parte al quale iscriversi.
Non fosse così puerile e ipocrita il bisogno di etichettare e etichettarsi, non sarebbe razzista la vecchietta (magari anche affetta da un pò di sana, e giustificata, sclerosi o demenza senile) che sputa e prende ad ombrellate sull’autobus il povero ragazzo africano, pur conservando il margine di deplorevolezza il gesto.
La vecchietta (!!??), per una parte politica, è l’esempio del becero razzismo e fascismo.
E non sarebbero coraggiosi antifascisti quelli che sputano alla Giorgia Meloni (lungi da me volerla difendere o provare simpatia per il suo pensiero politico), riempendola di insulti e prendendo la sua auto a bottigliate.
In entrambi i casi parliamo di due atteggiamenti deplorevoli, ma il secondo ha una matrice sociale e ipocrita ben superiore.
Se fosse accaduto alla Boldrini, saremmo qui a parlare di violenza gratuita contro le donne, diventando tutti delle Asia Argento.
La Meloni invece perde il suo status di donna soggetta a violenza (perchè sputi e insulti, conditi da bottigliate, tali sono da considerare) e mantiene solo il marchio di appartenente alla destra.
Ditemi, se non è razzismo questo, all’interno persino di una determinata sfera sessuale, come altro lo vogliamo chiamare!!??
Motivo per il quale gli antifascisti che indicano la vecchietta, magari sclerotica, come razzista, giustificano (anche solo evitando di condannarlo o parlarne) come atto di antifascismo l’aggressione a una presunta fascista da parte di persone in pieno vigore, assolutamente nel pieno delle facoltà mentali (tranne una grandiosa coglionaggine).
Mi viene da pensare che se l’antifascismo è bandiera del post comunismo, io abbia ragione a sostenere che “quando un uomo comunista incontra l’uomo egoista, l’uomo comunista è un uomo morto. Spesso trattasi di suicidio”.
Possiamo tranquillamente sostituire il termine egoista con ipocrita.
Il risultato non cambierebbe!
Ci sarebbe da chiedersi, se non avessimo coscienze politiche intasate di slogan, tra i due episodi, quale quello piu violento.
Di fatto, entrambi i casi in questione diventano occasione per dimostrarsi fascisti.
Anche da antifascisti, come sosteneva Pier Paolo Pasolini.