pierino-prati

«DRACARYS!!!»

Sulla composizione del governo Draghi sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio.
Comunque poteva andare peggio, come dimostrato nelle ultime due dinastie reali.

Bene Colao, fanculato da Peppiniello, uscito dalla porta secondaria, rientra da quella principale mentre il Re Sola fa il percorso inverso: insomma uno schiaffo alle “bambine di Giuseppe”.
Di Maio e Gelmini stanno a un “governo dei migliori” come un bastone da scopa sta a un fucile: finché ci giochi da bambino puoi anche credere di essere Buffalo Bill.
Brunetta che dire, è una mente sicuramente brillante; tant’è che quando fu ministro della pubblica amministrazione pensò bene di combattere l’assenteismo installando dei tornelli. Insomma, un ministro ad personam
Giorgetti bene per due motivi: benché leghista è in gamba, essendo leghista può così, da oggi, insidiare il cazzaro verde.
Benissimo Bianchi all’istruzione, che porta con sé una notizia buona e una cattiva: la buona è che va via la Azzolina con i metri statici e dinamici e le rime buccali. La cattiva è che lo fa senza averci spiegato a cosa sono serviti i banchi a rotelle. Pazienza, non si può avere tutto dalla vita.
Su Guerini alla difesa, beh significa che Draghi conti sul fatto che non ci siano invasioni aliene o colpi di stato dei nostalgici reali peppinelliani nei prossimi mesi.
Franceschini alla cultura è come l’araba fenice, rinasce sempre senza aver combinato mai una cippa. Almeno gli hanno tolto il turismo, anche se io avrei preferito un Tomaso Montanari alla cultura.
Benissimo la Cartabia alla giustizia, speriamo che non accusi i vuoti di memoria di Dj Fofò.
Con Giovannini ai Trasporti finalmente chiuderemo i finestrini aperti sui bus dalla De Micheli e forse dimenticheremo il gaffeur seriale Toninelli.
Può andare bene Garavaglia al turismo purché si ricordi che in Italia non c’è da vedere solo albe e nebbia al nord ma anche tramonti e sole al Sud.
La Bonetti; beh quello è un contentino al cazzaro di Rignano.
Mentre si sposta la Dadone allo sport al posto di Spadafora che aveva ammesso di non capirne un cazzo, quindi non cambia niente.
Bene anche la Carfagna e non è uno sfottò: era una delle preferite nei miei pruriti adolescenziali, mi piace ora per la sua passione e la sua fermezza in politica.
Mi astengo sul giudizio su Speranza, confermato alla sanità: può essere che con Draghi al posto di Peppiniello avrà motivi per riuscire a pubblicare il suo libro.
Bene Patuanelli, una delle migliori menti, anzi forse l’unica, dei grillini.
Così come va bene Orlando, molto sottovalutato, pacato, coerente e intelligente, tanto che non riesci a capire cosa ci faccia nel PD.
Può starci anche la conferma della Lamorgese.
Su Franco, la Messa e Cingolani mi fido di Supermario.
Su Casalino…ah,non c’è più? Peccato, lo avrei visto con curiosità proporre un banchetto in piazza a Draghi.

 

 

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