Signori miei, parliamoci chiaro, gli olandesi sono quello che sono, un paradiso fiscale, una razza di ipocriti e via dicendo.
Però stavolta non hanno tutti i torti a chiedere garanzie.
Quale fiducia possono avere in noi se ci presentiamo con un premier che ha millantato vittorie in campo europeo prima di scendere in battaglia?
Vogliamo parlare della pioggia di fantamiliardi promessi e che sono stati impegnati per tutti i progetti possibili e impossibili, ancora prima di ottenerli, dall’acquisto dei banchi mono alunno alla fornitura di Kleenex per il primo astronauta italiano che metterà piede su Marte?
Vogliamo parlare di un premier che si presenta talmente serio da aver votato i decreti sicurezza nella sua versione Peppiniello I e volerli poi abolire nella versione Peppiniello II?
Vogliamo parlare di un governo che, dinanzi alla richiesta di riforme serie da parte della UE, presenta il conto delle tartine di Villa Pamphili, un Dl semplificazione a “salvo intese”, 80 miliardi sprecati in app, bonus nonni, monopattino, vacanze e che si accapiglia sul termine “congiunti”, incapace di versare la CIG ai lavoratori o fornire un bonus di 600 euro a tutti mentre gli altri paesi intervenivano pesantemente su aziende e famiglie?
Vogliamo parlare di un paese che, quasi unico in Europa, non ha riaperto le scuole e brancola nel buio su come farlo a settembre?
Gli olandesi, e quelli che la pensano come loro saranno pure impostori, ipocriti, evasori, la UE sarà pure un baraccone inutile e dannoso da smontare, ma perdinci se non hanno ragione da vendere nei nostri confronti, altro che frugali!
Avanti, adagio, fanculo.