FUORI LA POLITICCA DA BBIBIANO.
Sui fatti di Bibbiano, nudi e crudi non mi ero ancora espresso, perché sono situazioni talmente orribili e dolorose che ogni parola spesa può solo aumentare il dolore e la rabbia.
Trovo altrettanto orribile, però, ( e qui mi arrogo il diritto di scrivere il mio pensiero) come la politica abbia perso l’ennesima occasione per essere coesa, o quanto meno stare zitta, in virtù′ dell’unico pensiero che si riconosce e non si fa mai mancare, quello elettorale, ottenendo come risultato solo di alimentare il fuoco di sbarramento fra fazioni e esacerbare gli animi in un paese già lacerato da profonde divisioni.
Ha incominciato il mai troppo riflessivo, prima di svalvolare a vanvera come al solito, Luigi Di Maio («Il PD è il partito di Bibbiano»), ha continuato il cazzaro di Rignano rispondendogli atono ma sempre in spirito elettorale e di salvaguardia della pagnotta.
Vabbuo, si sa, quando il bidone è vuoto si raschia il fondo.
Bibbiano è un problema sociale, di pura malvagità e delinquenza, ancor peggio perché su minori.
Lasciarlo fuori dai proclami politici, sarebbe cosa buona e giusta.
Perché un sindaco di Bibbiano può essere del PDP così come un consigliere indagato a Roma per corruzione sullo stadio può essere grillino.
Qua è un problema di uomini, non politico, diversamente dalle banche o dal caso Palamara.
Se il sindaco di Bibbiano rappresenta il PD, per onore di cronaca ricordiamo che Il M5S del Piemonte fece una donazione alla onlus Hansel e Gretel di Bibbiano, coinvolta nei fatti.
E allora? Jamm ja…
Fosse usato questo metro (Sindaco=PD= Bibbiano, M5S=donazioni= Bibbiano) quanto accaduto a Bibbiano diverrebbe un problema di tutti (al di là delle implicazioni sociali che già sono di tutti), persino di tutti i donatori atei e apolitici.
Mi si risponde: ma il Movimento ora ha ritirato quelle donazioni.
Santa Chiara arropp’ arrubbat’ fece e port e fierr, ma informarsi prima no?
Il sapone toglie la macchia dal vestito, non il fatto che tu ti sia sporcato, anche se la salsa la fa cadere un altro.
Se si insiste sull’assonanza PD= Bibbiano, lo dico ai miei amici grillini (ricordando che anche io sono uno che vota M5S) si rischia di fare un clamoroso autogol, in termini di etica del pensiero, cosa che il movimento ha sempre sbandierato.
Allora a Roma, oggi come oggi, la corruzione dovrebbe essere associata al Movimento per via dell’arresto di Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina, per l’affaire stadio della Roma, esponente m5s e di una giunta grillina, che con la Raggi sindaco, si è vista già arrestare Marra e Lanzalone?
Io direi di no.
Altrimenti chi dice che il primo (cioè Bibbiano) è la prova che il PD è complice e/o colpevole dei fatti di Bibbiano, deve anche riconoscere, per onestà intellettuale, che, essendo De Vito, Marra e Lanzalone scelti personalmente dalla Raggi, anche il movimento ha le sue mani in pasta a Roma.
O quanto meno dire «non siamo in grado di governare perché incapaci di scegliere i nostri dirigenti».
E non è che cacciarli sia un merito più del demerito di averli scelti e non esserti accorto di che razza di serpi tu abbia in petto, perché altrimenti il discorso vale anche per il sindaco di Bibbiano e il PD.
Non si può essere giustizialisti a orologeria….ne si può ricamare, come ha fatto Di Maio prima e il cazzaro di Rignano dopo, e i fans al seguito, sui fatti gravissimi, su minori, che andrebbero esulati dalla sfera politica e elettorale e non trattati alla stregua di cori da stadio.
Se non riuscite a capire manco questa, si è alla frutta.
Politica e sociale.
E, purtroppo, non ho dubbi che questo paese lo sia.
Avanti, adagio, fanculo.