CONIGLI CAZZARI
Lucia Annunziata, giornalista elettrice PD per sua stessa ammissione, li ha definiti “conigli”.
Orfini, Del Rio, il cazzaro, Saviano, Littizzetto, la Boldrini, Gentiloni, la Boschi, Toscani.
Dimentico qualcuno, non dimentico che non hanno sentito il bisogno di esprimere solidarietà allle famiglie delle vittime presenziando ai funerali di Genova.
Nè dimentico che non li ho sentiti profferire parola, tranne una poesia, scopiazzata stavolta coscientemente ma coerentemente col personaggio, da Saviano.
Mi si dirà, volevano evitare inutili e dolorose passerelle.
Eppure, metaforicamente o fisicamente, la passerella della nave Diciotti a Catania, la stanno salendo tutti i nostri cari assenti.
Un film già visto.
Come quello in occcasione dei funerali del povero Emmanuel Chimdi Namdi l’anno scorso dove erano tutti presenti a battersi in petto, mentre i soliti noti erano assenti al funerale di Pamela Mastropiero, violentata, tagliata a pezzi e gettata in un paio di trolley.
Forse perchè è meglio parlare di pomodori e migranti sfruttati a Foggia per raccoglierli piuttosto che correre il rischio di prenderli in faccia dagli italiani a Genova, ad Amatrice.
Forse perchè questo paese si sta avviluppando tra due forme di razzismo, una, fresca fresca, rivolta a chi proviene dall’esterno da immigrato, una presente da anni contro chi vive già all’interno di questo paese da italiano.
Forse perchè i numeri sono verità assolute.
E per numeri intendo anche quelli usciti il 4 marzo.
Quando non non arrivi a considerare la tua presenza, come rappresentante delle istituzioni, ai funerali una forma di solidarietà e rispetto dovuta nei confronti di chi ha perso un familiare, un amico, quando fai differenza sul colore della pelle per mostrarti o meno indignato, quando decidi di esterrnare il tuo pensiero, indossare magliette, mettere coccarde listate a lutto solo a corrente alternata, non sei migliore di chi condanni.
E sei destinato ad diventare semplicemente l’assente ingiustificato, il moralista a corrente alternata, il razzista al contrario.
Un occasione persa.
Un posto vicino a quel popolo che dimostri di non amare anche se poi lo devi, lo vuoi, governare.
Un posto che qualcun altro occuperà nel seggio elettorale.
Avanti, adagio, fanculo.