Ebbene sì, sono uno scrittore!
E, senza falsa modestia, anche di discreto successo!
La mia forza, il mio successo nascono dal fatto che io so narrare, nei miei racconti noir, il mondo e la vita.
Quelli reali.
Niente amori platonici alla Romeo e Giulietta.
Né impavidi cavalieri ed eroi senza macchia e paura, nobilitati da animi puri.
Né luoghi e mondi idilliaci dove il bene arriva a trionfare sul male, puntuale come l’arcobaleno dopo la pioggia.
Nossignore!
Io racconto il mondo reale, che è brutto, sporco e, immensamente, cattivo!
Il mondo, e la vita, fatta di orrori, lacrime, paura e sangue!
Narro la realtà che ci permea ogni giorno, dove dovremmo chiederci, nella moltitudine di umanità che ci circonda, quanti e quali sono i mostri pronti a ghermirci.
La vecchietta tenera ed avvelenatrice, il professore disponibile e violentatore, il poliziotto vigile e sadico e via dicendo.
Un campionario di umana bestialità, che nasconde, dietro la maschera che indossa, la sua vera oscura personalità.
Il mio successo lo decretano i miei lettori, attratti dal mio modo di raccontare talune storie che sembrerebbero partorite da menti folli.
Si immergono nella lettura, discendendo in un mondo torbido, dove è molto labile il confine tra ripugnanza e sadica eccitazione.
Alcuni lettori mi scrivono accalorate lettere, nel quale mi chiedono come possa io riuscire a rendere reale, in un semplice inchiostro, il sapore del sangue, della paura, del brivido del proibito.
Ognuno ha i suoi piccoli segreti, in ogni arte lavorativa.
Io ho i miei.
Posso solo assicurarvi che le mie storie sono attinte dal reale, sono “vissute”!
La ragazza che è nella stanza, seduta su una sedia di fronte a me potrebbe confermarlo.
Se solo potesse farlo.
Se avesse ancora la lingua per parlare e gli occhi per guardare nei vostri.
Se non fosse stata legata con i polsi ai braccioli e le gambe ai piedi della sedia.
Potrebbe raccontare delle sevizie subite, dalla violenza sessuale ai seni asportati.
E così sarebbe per tanti altri personaggi dei miei libri.
Trovereste, nelle loro narrazioni assolutamente riscontrabili, quanto ho scritto io e voi avete letto nei miei, di racconti.
Perché io sono bravo, davvero, a raccontare ciò che accade nel mondo reale.
Sono bravo a narrare di mostri e di vittime.
Soprattutto di vittime, i miei eroi sempre perdenti.
Perché io racconto ciò che voi potete solo immaginare leggendone.
Narro ciò che vedo.
Narro ciò che creo.
Come si dice…la realtà spesso supera la fantasia.. e c’è chi crea la realtà affinché sembri fantasia. L’uomo in se, racchiude tutto. Sta a lui decidere come e quando usare le sue qualità. Per convenienza, in questo caso lo scrittore. Per mera soddisfazione personale generalmente..l’uomo comune!