“Con il SI cambia tutto.”
Disse la sinistra liberale al suo gregge.
Quella sinistra che sta progressivamente distruggendo lo stato sociale, paga dipendenti con i voucher e li licenzia quando vuole, ti manda in pensione con il mutuo e taglia gli insegnanti di sostegno ai disabili ma salva le banche.
Certo che mi piacerebbe uno stato con meno classe politica e meno pagata, che eviti sprechi e sia piu’ equo ma se a votare per il Sì sono Marchionne, Elkann e Briatore mi puzza un pò.
E se la riduzione dei parlamentari, e conseguenti spese, sono argomenti sostenuti da Verdini, Napolitano (mister vitalizio e agi vita natural durante e post mortem), Casini (mai mollato l’osso, tant’è che, scomparso dai radar, è ricomparso magicamente come l’iceberg per il Titanic) e Mr Mortadella Prodi (quello delle tre pensioni e dgli innumerevoli benefit) mi sa tanto di presa per il culo e un tantino di ipocrisia.
Certo che mi piacerebbe uno stato piu veloce nel legiferare (ma il nostro non è tanto un problema di tempi, ma di quantità, smisurata, e di qualità, pessima spesso, delle stesse leggi).
Ma se poi questa velocità serve sempre e solo (scusate la maleducazione) ad usarmi per un non richiesto coitus analis (vedi la velocità della Legge Fornero, il Jobs Act, i tagli all’assistenza dei disabili, la pensione con il mutuo e via dicendo) permettete che preferisca tenermi le emorroidi della presunta lentezza?
Almeno avrò il tempo di abituarmi al carico che mi andrà a violentare, anche con l’uso di vaselina!