I tributi possono essere accettati col ragionamento e con una rete di valori condivisa e rispettata da tutti. L’evasione, le ruberie, lo sperpero del denaro pubblico, la criminalità economica sono come la gramigna nel campo di grano. Il sistema fiscale va ripensato in profondità. Sono indispensabili cambiamenti strutturali, sforbiciate qua e là non bastano più. Occorre ripartire dalla legalità e dall’equità. Solo così si potrà avere un sistema adeguato ad un moderno stato democratico e ad una moderna economia. e solo così si potranno avere tasse sopportabili per tutti. Intorno a queste “colonne d’ercole” si può ancora costruire qualcosa di buono, che abbandoni lo stantio del passato e ridia fiato alla giustizia sociale, all’economia produttiva, al lavoro, ai saperi, alla ragionevole imposizione.