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Sulla Brexit

Sulla Brexit .
Io credo che La Gran Bretagna resterà in Europa.
E non per un discorso di pura convenienza.
Bensì per un atavico senso di timore per l’ignoto.
L’uomo, dall’alba dei tempi, in massa ha sempre preferito l’uovo oggi che la gallina domani.

Allorchè, in nemmeno pochi casi, ha ribaltato la scelta, ecco che abbiamo padroneggiato il fuoco, esplorato terre, mari e spazi. Abbiamo curato malattie, debellato epidemie e imparato a leggere e capire l’universo.
Però, è anche vero che il nostro istinto atavico non è quellod el predatore ma della preda.
E se tu minacci di strozzare la gallina, ecco che è logico accontentarsi dell’uovo.
L’intimidazione è sempre la miglior campagna elettorale
Se stranamente subisci degli attentati. e l’uccisione di un deputato.
Se il tuo premier ti dice che aumenteranno le tasse.
Se un ubriacone conclamato a capo dell’Europa ti dice ” Out is out, non ci sarà nessun tipo di rinegoziazione”.
Se i mercati finanziari traballano e ti inducono a credere a scenari apocalittici.
Se,se, se…troppi se per non essere tra quelli che il fuoco lo temettero, aspettando che altri ne capissero la funzione.
Qualcosa di simile accadrà anche in Italia, ad ottobre, per il referendum suule riforme elettorali. E’ gia accaduto in Grecia e accaadrà in ogni altro paese che vorrà democraticamente decidere qualsiasi cosa che vada in contrasto ai poteri oligarchici che governano questo mondo.
Ecco, di fronte a tali intimidazioni, di fronte all’ignoto, di fronte alla paura, ci vorrebbero dei Che Guevara, dei Magellano, dei Marco Polo, dei Falcone o degli Impastato.
Ma sono tempi duri e diffcilmente ne nascono, o riescono ad essere seguiti dalla massa.
Ce ne sarebbero di motivi per abbandonare quest’Europa, creando un effetto domino che servisse, non a cancellarla, ma a ricostruirla.
Lontano dai mercati, dalle banche, dalle finanze che oggi decidono persino la misura da pescare di una vongola.
Eppure se si ragionasse sulla questione, un uscita del Regno Unito
costringerebbe esso stesso e gli altri Paesi dell’UE a rinegoziare accordi bilaterali nelle materie di interesse comune attualmente in vigore.
D’altro canto i britannici si libererebbero di numerosi vincoli dell’UE in ambito di welfare, immigrazione, governance economica e finanziaria.
Insomma, potrebbero anche non esserci vinti e vincitori.
Ma la paura maggiore, infettata tramite proclami disastrosi alla massa, è dei poteri forti di questa Europa.
Se il popolo del Regno Unito, da sempre orgoglioso e fiero, avversario terribile dai Romani fino ai nazisti, decidesse per la Brexit e le conseguenze apocalittiche degli anatemi e delle scomuniche non dovessero realizzarsi, in molti proverebbero a imitare la scelta di Londra.
In parte alcuni paesi, come l’Austria, approffittando della debolezza politica, culturale e morale di questo barraccone chiamato Europa, già lo stannno facendo.
E le destre estreme che stanno nascendo in vari paesi sono l’ effetto, non la causa, del malessere che i burocrati di bruxelles hanno creato come una cappa di piombo sui popoli.
Non so chi vincerà stasera.
So che, da tempo, chi sta perdendo è l’Europa come continente e come idea.
Chi vince, per ora, sono i suoi tiranni chiamati a governarci echi li tiene a giogo, come poteri forti, multinazionali, finanza.
Chi si può riscattare, e salvare l’idea Europa, siamo noi popoli

 

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