25 Aprile 1945-25 Aprile 2016
La Resistenza e la Lotta Partigiana hanno cambiato la storia del Nostro Paese,sollevandoci dall’abisso dove un uomo solo al comando e i suoi assassini avevano gettato un intero popolo.
L’ITALIA DEMOCRATICA REPUBBLICANA e le sue ISTITUZIONI sono figli di quella storia fatta di Resistenza e Lotta Partigiana . Quello che abbiamo oggi, minacciato da altri interessi, ma sanciti da una Costituzione fra le più belle , sono il risultato del sacrificio di tante donne e uomini,finanche bambini, di ogni estrazione, cultura,posizione sociale che, a rischio della propria vita, hanno permesso a noi tutti di goderne.
Di quella storia fanno parte gli ORRORI FASCISTI in quanto inizio di tutto il male che è venuto dopo, e nessun atto inconsulto compiuto in loro risposta, per quanto efferato, può in alcun modo essere letto in una chiave REVISIONISTA.
Non ci sono vendette personali, o presunte stragi di “inermi” fascisti che possono compromettere il ricordo vivido e l’imperituro ringraziamento a chi ha sacrificato la sua vita, sotto indicibili sofferenze e dolori,per il resto d’Italia, anche per chi fascista è rimasto nell’animo dopo la guerra! La guerra comporta orrori ed errori, ma ricordiamoci che l’effetto è solo il frutto della causa!
Tocca a noi fare sì che un popolo non debba più combattersi fra fratello e fratello, vendicarsi del suo concittadino, umiliare la sua stessa razza. E essere civile, accogliente, umano verso chi non vi appartiene.
Tocca a noi e alle future generazioni difendere questi valori, sanciti dalla Costituzione, da ogni attacco neo-fascista e da ogni forma di “un uomo solo al comando”.
Tocca a noi impedire che l’intolleranza e il razzismo prevalgano sulla civile e necessaria convivenza tra uomini diversi per etnia, credo, cultura.
Tocca a noi portare ricorddo ed esprimere RICONOSCIMENTO e RICONOSCENZA nei confronti di quei Italiani, dal nord al sud, che contribuirono, a rischio della propria vita, alla Resistenza e alla Liberazione dell’Italia dal fascismo e dal nazismo, perché è la memoria che ci salva dalla dimenticanza e dalla morte, è la memoria che ci garantisce – soprattutto ai giovani – il diritto e il dovere di sapere e capire per evitare che possano ripetersi gli errori e gli orrori del passato.
Tocca a noi difendere questi valori di uguaglianza, libertà, di tolleranza religiosa e di pelle anche laddove siano minacciati dagli stessi rappresentanti che deleghiamo a legiferare,benché essi stessi si nascondano dietro la parola “democrazia”.
Tocca a noi ricordare che il 25 Aprile non è solo il giorno della Liberazione, ma anche e soprattutto il nostro giorno della Memoria.
Dalla quale ripartire, se necessario.
Sempre.