Mura, fili spinati, cavalli di frisia, treni che trasportano uomini come bestie. Profughi che vengono ricoverati a Buchenwald, famigerato campo di sterminio. Frontiere che si chiudono, militari in assetto antisommossa, mezzi corazzati a controllare i confini. Intolleranza razzista, urla di rabbia nel solco populista, derive neo fasciste. Nazioni in guerra;odi religiosi,razziali, culturali. Ignave dimenticanze e luride omissioni
Stiamo pericolosamente avvicinandoci a “festeggiare” il centenario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Siamo proprio vicini, vicini. Mancano ancora 25 anni, dite? Magari anticipiamo, così almeno non muoriamo di tèdio nell’attesa!