IL SALUTO DEL COMANDANTE ULTIMO AI SUOI UOMINI:
“LA MAFIA PROTETTA DAI POTERI FORTI”
(da il Fatto Quotidiano del 21 agosto 2015)
(r.v.) Questo il polemico addio del colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, comandante del Noe, ai suoi 200 uomini ben addestrati:
“Ho il dovere di ringraziarvi per come avete lottato contro una criminalità complessa, contro le lobby e i poteri forti che la sostengono, senza mai abbassare la testa, senza mai abbassare lo sguardo di fronte a loro e senza mai nulla chiedere per voi stessi. Da Ultimo, vi saluto nella certezza che senza mai abbassare la testa, senza mai abbassare lo sguardo e senza mai chiedere nulla per voi stessi, continuerete la lotta contro quella stessa criminalità, le lobby e i poteri forti che le sostengono e contro quei servi sciocchi che, abusando delle attribuzioni che gli sono state conferite, prevaricano e calpestano le persone che avrebbero il dovere di aiutare e sostenere.
Onore a tutti i Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente.”
(da il Fatto Quotidiano del 21 agosto 2015)
Il comandante Ultimo, questo il suo nome in codice, diresse l’operazione della cattura del capomafia Totò Riina, partecipando inoltre all’arresto di numerosi pesci grossi, tra cui il potente faccendiere Bisignani, trait d’union tra affari e politici. Sua anche l’indagine che ha scoperto l’illecita gestione dei fondi della Lega nord. Recentemente, De Caprio stava indagando sul rapporto tra mafia-politica e coop. E’ appena di un mese fa la pubblicazione dell’intercettazione dell’imbarazzante telefonata tra Renzi e Adinolfi. Puntuale oggi la sua rimozione dai ruoli operativi del Noe. A suo tempo, condannato a morte dalla mafia, gli fu tolta la scorta, la qual cosa provocò la rivolta dei suoi uomini, che si offrirono di fargliela in servizio volontario raddoppiandosi l’orario di lavoro. Toccare i tasti dolenti del patto Stato-mafia costa caro, a tutti, a lui come a Nino Di Matteo.