La ferriera di Mongiana è l’ultima testimonianza di una attività fusiva iniziata in Calabria fin dall’epoca dei Fenici. Le Reali ferriere ed Officine di Mongiana o
Villaggio Siderurgico di Mongiana o Polo siderurgico di Mongiana è stato un importante complesso siderurgico realizzato a Mongiana (Calabria) nel 1770 – 1771 da parte della dinastia dei Borbone di Napoli. Parte integrante del complesso industriale e militare del Regno delle Due Sicilie, e impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti sia in loco, che presso il polo siderurgico di Pietrarsa, arrivò nel 1860 a dare lavoro a circa 1.500 operai.
Grazie ai cambiamenti apportati durante il periodo di governo francese di Gioacchino Murat, si passa a una fase di produzione anche ad usi civili: il ferro per la ferrovia Napoli-Portici, il ponte Real Ferdinando sul Garigliano e Cristina sul Calore. Il capitano D’Agostino nominato “Istitutore delle fonderie” e il suo allievo Panzera, a conoscenza dei miglioramenti della siderurgia in Francia nel 1838 grazie a un loro viaggio iniziano a modernizzare il complesso calabrese con l’utilizzo di carbone di Faggio ed altre tecniche innovative, le quali trovarono realtà nelle fusioni a partire dal 23 luglio del 1841. D’Agostino fu promosso a Primo Maggiore e Panzera Capo-Fonditore. Lo stesso anno vengono completati i lavori della nuova fonderia Ferdinandea, iniziati nel lontano 1789.
La fonderia di Mongiana, invece, in quel periodo, con i 3 altiforni Santa Barbara, San Ferdinando e San Francesco.
Nel 1852 viene fatta costruire ad opera dell’Ingegnere e Architetto Domenico Fortunato Savino, una nuova fabbrica d’armi in sostituzione alla fabbrica di fucili del periodo francese: la Fabbrica d’armi di Mongiana.
Entrate a far parte del nuovo Stato unitario, saranno chiuse nel 1881, anno in cui i suoi altiforni effettuano l’ultima colata. La storia delle ferriere testimonia l’alto prezzo pagato dalle comunità calabresi , e meridionali in generale, una volta inserite nel panorama allargato della nuova Nazione.