7 giugno 1926: mentre si reca alla chiesa San Filippo Neri a Barcellona il settantatreenne architetto Antoni Gaudì viene investito da un tram e perde conoscenza. Non riconosciuto viene portato all’Hospital de la Santa Creu, un ospizio per mendicanti, e curato sommariamente. Gaudì è stato un architetto spagnolo. Fu il massimo esponente del modernismo catalano, pur essendo la personalità meno organica a tale movimento artistico di cui comunque condivideva i presupposti ideologici e tematici, completandoli però con una ispirazione personale basata principalmente su forme naturali, che giunse a degli esiti anticipatori dell’espressionismo e di altre avanguardie, compreso il surrealismo. Egli è stato definito da Le Corbusier come il “plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro”. Sette delle sue opere, situate a Barcellona, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1984
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