Ruby Bridges, la sua storia
Siamo nella New Orleans della fine degli anni’50 dello scorso secolo.
New Orleans: una città di quel Sud che era stato la terra dello schiavismo, della guerra civile persa col Nord, di una cicatrice mai rimarginata.
In questa città, New Orleans, la bimba afroamericana di 6 anni Ruby Bridges va al suo primo giorno di scuola, ma non è accompagnata in classe dalla mamma, alla quale viene impedito persino la spesa nel negozio di alimentari, o dal papà, licenziato in tronco.
Nè viene accompagnata, la nostra Ruby, dai nonni ai quali verrà espropriata la terra che lavoravano con il loro sudore e il sangue, nella stessa maniera di quanto accadeva qualche secolo prima. Solo che ora lo facevano da persone libere.
Talmente libere, in quegli anni non tanto lontani dai nostri, che la piccola Ruby deve essere accompagnata, quel giorno, da quattro poliziotti armati. Quasi quanto la scorta di una delle figlie di Obama oggi! Vedendo Ruby quella giornata, ben pochi avrebbero immaginato di vedere un afroamericano Presidente degli Stati Uniti un giorno futuro!
La piccola Ruby forse non capisce tutto. O forse lo ha capito già da piccola.
Il percorso da casa alla scuola lo percorre tra due ali di folla, passando in mezzo a persone che le urlavano addosso e tentavano di colpirla.
Nel tragitto magari avrà pensato “Cosa cavolo ci faccio qui? Perchè non sono a casa a giocare oppure nelle scuole destinate ai neri come me?
Una scuola solo per Ruby Bridges
Quando è entrata in aula non ha avuto difficoltà a trovare un banco a cui sedersi e nemmeno ha dovuto sorbire noiose lezioni.
Infatti era l’unica presente, gli altri alunni erano stati ritirati dai genitori e gli insegnanti si sono rifiutati di fare lezione.
Tutti tranne una che ha continuato ad insegnare ed è stata la sua unica maestra. Probabilmente una persona ancora prima che un insegnante. Merita di essere ricordata, Miss Barbara Henry.
Così come merita di essere ricordata Pam Foreman Testroet, figlia di un pastore di una Chiesa locale, la prima bambina bianca che ruppe quel boicottaggio. Altri, col tempo, seguiranno il suo esempio.
Per un anno, la piccola, si dovrà portare il cibo da casa per evitare tentativi di avvelenamento.
La sua vita come un film
Dalla sua biografia verrà tratto anche un film:http://www.imdb.com/title/tt0138068/
Ruby Bridges era la prima bambina nera ad entrare in una scuola fino ad allora riservata ai bianchi.
La prima, come lo fu Rosa Parks.
Ruby Bridges, Rosa Parks.
C’è sempre bisogno di un primo, sopratutto fra gli ultimi.
2 pensieri su “Il primo giorno di scuola di Ruby Bridges”