Guardatela bene questa foto.
Una sagoma di uomo verticale e capovolta, braccia allineate al corpo e gamba , come in un tuffo, come una freccia, come un supereroe.
Ma senza superpoteri.
Se fosse capovolta verticalmente la figura dell’uomo sembrerebbe in volo come un supereroe dei fumetti.
Sarebbe considerata una delle tante foto false circolanti nel web.
Nella sua realtà, tremenda, invece è il ricordo indelebile di un uomo spinto a credere nell’impossibile.
Anche quello di poter diventare un supereroe e riuscire a librarsi nell’aria.
A salvarsi.
In quel volo, che non riuscirà mai a capovolgersi come potrebbe riuscire in un semplice click, c’è solo una umana disperazione, la paura ancestrale della morte.
Disperazione e paura, elementi che a volte hanno confini labili con coraggio e follia.
Ma niente superpoteri di fronte alla tremenda malvagità dell’uomo.
Quella sì, la malvagità, che raggiunge livelli da superpoteri.
È la nostra kryptonite, quella che ci distrugge, che ci annienta.
Ieri, oggi, domani.
Perché i cattivi, anche super, esistono, gli uomini, vittime ignare, pure, i supereroi no.
Quanto ci sarebbe piaciuto che, in quel maledetto 11 settembre, questo uomo in questa foto, ammasso di carne e disperazione in picchiata, ci avesse smentiti.
E la foto fosse capovolta.
Vero, quell’uomo da la sensazione del voler frenare, sfidare la falce della morte, Pare quasi preparato a sprofondare nella terra con tanta forza da combattere l’inesorabile morte! Non è andata così! Come lui molti altri hanno fatto la sua stessa fine, una fine stabilita da chi della vita umana non ha rispetto.