Io credo che il tifo sportivo debba essere quanto rappresentato nella prima immagine e non i 4 manichini impiccati della seconda foto.
Men che mai giustificarlo parlando dell’atto stupido da karateka di Rudiger dimenticandosi dei calzini di Lulic.
Oppure per me il calcio è che un grande capitano, Biglia, chieda la maglia ad un altro grande capitano, Totti.
Non è sport chi mette uno striscione inneggiando all’assassino di Ciro Esposito ( e lo scrissi già allora)
Per me, da romanista, le uniche due sfide che ho sempre sentito sono contro la Juventus (sono cresciuto con il gol di Turone annullato a Torino) e il Napoli.
Delle altre squadre, compresa la Lazio, ho avuto rispetto,e anche ammirazione, o dolore (Re Cecconi ci ho pianto davvero, e adoravo i presidenti come Lenzini e Rozzi) perchè mi ritengo uno sportivo.
Ho pianto Paparelli come De Falchi.
Ho gioito per le vittorie europee delle milanesi,della Juventus, della Sampdoria e, sì, lo ammetto, anche della Lazio.
Ma se un derby vinto deve essere motivo per arrivare, in una società già devastata da un odio latente, a quelle cafonate, ebbene mi ritengo fortunato di non dover invidiare ai cugini (ma come vorrei che nella stessa città si parlasse di fratelli, anche divisi calcisticamente, ma rispettosi e uniti nel portare in alto il nome di una città gloriosa come Roma. Che tanto ne ha bisogno, ora, non delle stupide pagliacciate dei tifosi da un lato e dall’altro)) almeno due cose:
1) la loro Hall of Fame che non ha bisogno di inutili luoghi commemorativi ma che va cercata direttamente tra i casellari giudiziari financo dell’Interpol;
2) di aver vinto piu’ campionati della Roma: ora mi diranno, coglione, voi ne avete vinti tre e noi due! Vi rispondo: vero, ma perchè non contate anche tutte le volte che avete avuto la fortuna di vincere quello di Serie B.
E vorrei che queste due cose venissero prese per quelle che sono: due battute, di quelle che dovrebbero essere il massimo contributo di scontro fra tifoserie.
Lo so, ora qualcuno si sentirà offeso, ma guai a dire che quella, dei manichini, è una goliardiata, che ci si ispirava allegramente a presunte opere d’arte, che sono modi di cerchiare dei confini di appartenenza della città e quant’altro.
Non servono giustificazioni ad atti che non vanno nemmeno pensati, almeno che poi non si voglia giustificare ciò che avviene dopo.
Così si incomincia ad uccidere i Paparelli e i De Falchi, I Ciro.
Così sono incominciate violenze ben piu’ grandi nella storia.