LA TOMBA DI LIGEIA
Siamo in Inghilterra, ai primi decenni del XIX secolo. Sir Verden Fell, dopo la morte della moglie Ligeia, vive solo con il vecchio domestico Kendrick nella parte ancora abitabile di una fatiscente abbazia. Uno strano incubo pesa sulle misteriose rovine e sui suoi due abitanti: Ligeia vi è stata sepolta, ma qualcosa di lei sembra ancora sussistere minacciosamente. Verden, quasi soggiogato dall’assicurazione fattagli da Ligeia di essere capace di vincere la morte con la volontà, è convinto della presenza di sua moglie. Incontratosi casualmente con Lady Rowena, graziosa figlia d’un signore abitante nel pressi, se ne innamora, trova corrispondenza e la sposa. Ma quando la giovane donna entra come padrona nella casa, la morte inizia una strana danza attorno a lei…
Con questo film girato in Inghilterra, Corman chiude in grande stile la serie dei titoli ispirati ai racconti di Egar A. Poe, iniziata nel ’60 con I vivi e i morti. Assoluto padrone della scena è Vincent Price, vero e proprio nume tutelare della scorribanda cormaniana tra le ossessioni del celebre scrittore. Angosciante, barocco e feroce.