Il MES funziona eccome!
Guardiamo il caso più eclatante di chi ne ha usufruito (270 miliardi): la Grecia.
Debito pubblico 190% del PIL.
Il potere d’acquisto dei greci è crollato del 28,3% dal 2008 mentre la bolletta fiscale è salita da 49 a 50 milioni.
Le famiglie che vivono in estrema povertà sono il 21% (dati Eurostat) il doppio del 2010. L’importo delle pensioni – tagliate 13 volte – è calato in media del 14% e a inizio 2020 è prevista un’altra sforbiciata.
Il settore pubblico ha perso 200 mila posti di lavoro in otto anni.
La disoccupazione è cresciuta del 160% complessivo e oggi 3,5 milioni di persone occupate devono tenere in vita i 4,7 milioni di disoccupati o inattivi.
Solo il 15% dei disoccupati poi riceve assistenza finanziaria dallo Stato,
Nel 2017 ben 133 mila persone (+333%) hanno rinunciato all’eredità perché non avevano i soldi per pagare le tasse.
I trasferimenti sociali sono stati tagliati di oltre il 18%, i tagli alla sanità di oltre l’11,1% con un mesto +43% di mortalità infantile dopo i tagli alla sanità.
Il MES ha funzionato?
Certamente sì, come ebbe a dire Massimo D’Alema, non certo un populista becero e antieuropeo (e, sopratuto, non certo di dx):
«Noi abbiamo dato alla Grecia 250 miliardi di euro. Ma non per le pensioni dei greci, ma per pagare le banche tedesche».
L’operazione è riuscita, il paziente è morto.
Avanti, adagio, fanculo a chi non sfancula subito questo carrozzone