Al referendum di ottobre (al momento della stesura di questo articolo, poi posticipato al 4 dicembre 2016) voterò contro la linea del governo.
Fino ad allora, ma nemmeno dopo, non leggerò nulla riguardo le motivazioni dell’una o dell’altra parte, non me ne può fregare di meno.
Mai come stavolta il mio sarà un voto di protesta.
Un vaffanculo, per dirla alla Grillo.
E non mi importa un fico secco se sbaglierò.
Le scelte democratiche, pensate, valutate e coscienti le lascio a chi ha impiegato il tempo, nel referendum del 17 aprile, e molte altre volte, a farsi i cavoli suoi a casa o al mare.
Il mio voto sarà motivato così perché, a priori, anche se avessero ragione, non mi posso fidare di chi, cazzaro,o meno, per natura, per paura di confrontarsi, invita i suoi elettori ad andare al mare.
Ne’ posso portare rispetto ad un branco di pecoroni che non aspettano altro questo invito per non prendersi responsabilità.
Il voto sarà motivato così perché può anche essere che la Maria Elena Boschi abbia ragione ad affermare che “i veri partigiani voterebbero sì” poiché non c’è la controprova, essendo, per la maggior parte, volati in cielo!
Ma dimentica la Boschi, al quale il Signore Dio ha donato molto come grazie, fermandosi però alla base della scatola cranica, che i “veri partigiani, con questo governo e qualcun altro che lo ha preceduto, forse avrebbero ripreso la strada delle montagne!
Voterò NO perché sono stufo di una diplomata al liceo che non capisce un tubo della sanità, di un Faraone sottosegretario all’istruzione, di una Guidi sguattera guatemalteca (senza offesa per le domestiche di quello o altri paesi), e via dicendo in generale di una classe politica che definire impreparati è un eufemismo!
Voterò NO perché nutro la speranza che il signor Napolitano magari ci rimanga veramente male, ma proprio tanto da…
Voterò NO perchè non baratterò la concreta possibilità di tornare al ricordo fascista di “un uomo solo al comando” per un pugno di senatori in meno ma un carro di indagati in piu’
Voterò NO perché non può essere giusta una riforma costituzionale portata avanti da chi taglia diritti ai malati, ai disabili, ai pensionati, agli anziani. Diritti che sono sanciti in quella Costituzione che dimostrano di non conoscere!
Voterò NO perché non può essere giusta una riforma costituzionale portata avanti da chi salva le banche e affossa l’imprenditore, il lavoratore, il risparmiatore.
Voterò NO per la semplice curiosità di capire se per la prima volta dei politici rispetteranno un impegno. Con il No, tutti a casa, vero?
Voterò no per mille altri motivi, compreso quelli assurdi e quelli che non esistono.
Non si tratta solo di scegliere il meglio per il proprio paese,per il proprio futuro.
Almeno non sempre.
Almeno non quella volta.
Un pensiero su “Perchè voterò NO”