Da sempre ignorati se non addirittura traditi, sia dalla diplomazia internazionale e dai potentati economici. Sottomessi nelle azioni ma non nella dignità da un regime totalitario quale fu solo il nazismo. Decimati, come carne da macello, ogni volta che è stato possibile. Costretti a vivere da banditi, terroristi, sulla loro terra, portata via a forza. Questo il tragico destino dei palestinesi, destinati a morire nell’indifferenza generale ma ad ottenere le luci della ribalta quando usano i coltelli.
I coltelli. Già!Un passo avanti nell’escaltion della violenza palestinese se pensiamo che la prima Intifada iniziò, e si caratterizzò come simbologia, con un lancio di pietre. Parafrasando il grande Albert Einstein che una voltà predisse “Io non so come si combatterà la terza guerra mondiale, ma so che la quarta si combatterà con pietre e bastoni.”, potremmo facilmente coniare “Non sappiamo come si combatterà la quarta intifada, ma sappiamo che la quinta non si combatterà perchè non ci saranno piu’ palestinesi.”Sarebbe quasi da ridere se non fosse tragicamente vero.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dei circa 1.300 ipalestinesi feriti, intossicati e contusi nel corso delle recenti violenze in Cisgiordania e a Gerusalemme est. Secondo le cifre divulgate dalla Mezzaluna Rossa (Croce rossa), i feriti da arma da fuoco sono finora 76. Hanno necessitato cure mediche 849 persone intossicate dai lacrimogeni e 344 colpite da proiettili rivestiti di gomma. Altri 20 palestinesi sono stati ricoverati dopo essere stati percossi.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ di un bambino bruciato vivo nella sua casa insieme alla madre. Furono coloni ebrei a dar fuoco a quella casa.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dell’ uccisione di un bambino palestinese di 13 anni che viveva nel campo profughi di Aida, a Betlemme – che l’esercito israeliano ha detto di avere ucciso per errore.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ della sparatoria che ha causato la morte di un ragazzo di 18 anni a Gerusalemme, rincorso da alcuni coloni israeliani che hanno aizzato la polizia a sparargli, e l’uccisione da parte di un 19enne palestinese di due ebrei ultra-ortodossi a Gerusalemme.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ della ragazza ferita e lasciata morire dissanguata al check point nell’indifferenza dei militari israeliani
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ di 2.139 palestinesi uccisi, di cui 490 bambini, per un percentuale totale di morti tra i civili del 70% durante l’operazione Margine Protettivo, durata 50 giorni nel 2014.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dell’operazione Cast lead (Piombo fuso). Nel corso di 22 giorni di guerra vennero uccisi 1.391 palestinesi, di cui 759 civili: 344 bambini e 110 donne. Nove invece i morti da parte israeliana: tre civili e sei soldati.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ delle bombe al fosforo bianco usate dall’esercito israeliano sulla popolazione palestinese a G aza, nel 2009. Quando il fosforo bianco entra in contatto con la pelle può continuare a bruciare anche in profondità, fino a raggiungere la massa muscolare e la spina dorsale.Tra le zone più colpite dal fosforo bianco vi furono la sede dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati a Gaza City, attaccata dalle forze israeliane il 15 gennaio. Sempre quel giorno, ordigni impregnati di fosforo bianco colpirono anche l’ospedale al-Quds di Gaza City, provocando un incendio che costrinse lo staff sanitario a evacuare i pazienti.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dei 7 mila bambini palestinesi ,di età compresa tra i 12 e i 17 anni, che sono stati arrestati, negli ultimi 10 anni, e interrogati dall’esercito e dalla polizia israeliani in Cisgiordania.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dei maltrattamenti ai bambini palestinesi in carcere, come la pratica di bendare e legare le mani con fascette di plastica, abusi fisici e verbali, l’uso di sistemi di detenzione dolorosi.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dell’uccisione di una madre palestinese, incinta di un secondo figlio, uccisa ad una stazione di autobus. Oppure di una bomba sganciata da una nave israeliana su 4 ragazzini che giocavano su una spiaggia a Gaza
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dei diritti continuamente violati, dell’acqua sistematicamente razionata per i palestinesi e libera per i coloni israeliani, degli espopri di case e proprietà palestinesi per nuove colonie semite, dai permessi per circolare per andare al lavoro a quelli per pregare nei propri luoghi santi, alle restrizioni per accedere a cure mediche al di fuori della striscia di Gaza. Finanche alle leggi razziali che impediscono matrimoni tra palestinesi ed ebrei.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ delle 73 risoluzioni ONU non rispettate da Israele.
I coltelli palestinesi inorridiscono e fanno notizia piu’ dei bambini palestinesi che crescono troppo in fretta, soprattutto i bambini nati nei campi profughi o che vivono vicino agli insediamenti illegali. Quei bambini che non possono giocare, andare a scuola come i loro coetanei. Quei bambini che vengono imprigionati insieme ai loro cari e che non possono sognare un futuro. Sono loro che cantano a squarciagola i nomi di tutte le città della Palestina storica, anche quelle che ormai sono parte di un altro stato. Conosconola loro storia, seppur negata dal resto del mondo, e sanno bene che nessun confine imposto con la forza può distruggerla . Quei bambini di ieri sono i giovani che oggi scendono in piazza e lottano.
E usano quei coltelli. Che oggi inorridiscono e fanno notizia piu’ dei decenni di surprusi, delle migliaia di vittime, delle continue sovraricazioni che hanno armato quelle mani.