Ignoranza : arroganza= bella : bestia
Arroganza e ignoranza. Oppure la bella e la bestia. Indeciso sino all’ultimo come intitolare questo post. A seconda del titolo, così si sarebbe dipanato il discorso: indignato o ironico.
Alla fine ha prevalso lo spirito indignato a quello satirico. La sostanza del discorso rimane la stessa. Arroganza e ignoranza vanno a braccetto, complementari come le due facce di una medaglia. Come lo sono la bella e la bestia nell’omonima favola.
La bella non può esssere che Alice Sabatini, neo vincitrice della 76° edizione di Miss italia. La bestia, non tanto per doti fisiche, non può essere che tale Matteo Renzi, Presidente del Consiglio italiano mai votato dal popolo italiano.
L’ignoranza, cioè la bella
La prima rappresenta l’ignoranza. Non tanto quella personale. Ma l’ignoranza intesa come stadio di formazione culturale di questa società e l’apatia, l’indifferenza in cui versiamo. La sua gaffe sulla Seconda Guerra Mondiale ha acceso l’ilarità del web, ma quello che, personalmente, mi ha indignato è il corollario emesso :“tanto la guerra la fanno gli altri, io sono donna”. Uno schiaffo alle donne, non solo partigiane, che sono morte, sono state stuprate, hanno avuto mariti, figli e fratelli uccisi. Ma sopratutto la dimostrazione che l’ignoranza porta all’apatia dell’anima, presente nel concetto espresso senza parole: che mi frega della guerra, se sono gli altri a morire!
Che poi non si tratti solo di una gaffe dovuta al momento e all’emozione, si è avuta la riprova il giorno dopo quando, presente alla trasmissione Striscia la Notizia, Staffelli ha infine chiesto alla neo Miss qual è il personaggio della storia che ammira particolarmente: “Michael Jordan, il più grande giocatore della storia del basket”. Diciamo che, in senso stretto, ci ha anche azzeccato, nella risposta. Mica le avevano chiarito di quale storia si parlava?
Ma non voglio condannarla a priori. Spesso non è solo colpa dei nostri giovani lo stato di deficienza culturale in cui versano. Alice ben merita di vincere il titolo di Miss Italia, non solo per le sue qualità innate, e indubbie, di bellezza. Ma anche perchè la gaffe in cui è caduta rispecchia totalemente il momento storico di questo paese. Dove si blatera di “scuola buona”. Al contempo, però, ad edifici cadenti si sommano piani di studi scadenti, precariato, mancanza di risorse. Dove non solo non si conoscono i rudimenti piu’ elementari della storia mondiale, bensì con grande difficoltà si mantiene in piedi la salvezza della nostra stessa storia. Pompei docet
L’arroganza, cioè la bestia
La bestia, pardon l’arroganza sta diventando il marchio personale del nostro troppo stimato premier. Tralasciando i suoi atteggiamenti da dittatorello parodia di Mussolini, colpisce il fatto come la sua arroganza (insieme ad una dovuta ignoranza) lo faccia straparlare sempre a vanvera.
L’ultime sue uscite contro Varoufakis e contro il neo eletto Corbyn al Labour hanno provocato reazioni stizzite da piu’ parti. Parlando di Varoufakis, ex ministro delle finanze greche, ha pronunciato la frase “Ci siamo liberati di lui”, additandolo come la causa della frattura di Syiriza. La replica del greco, un misto tra Jason Statham e Archimede Pitagorico disneyano, è stata altrettanto dura : “Artefice dell’imboscata vigliacca contro Tsipras. Non ti sei liberato di me. Ciò di cui lei si è liberato, prendendo parte a quel vile colpo di mano contro Tispras e la democrazia greca lo scorso luglio, è la sua stessa integrità come democratico europeo. E forse la sua stessa anima”. A ben vedere il greco non ha tutti i torti, considerando che l’ignavia di Renzi, rispetto a Tsipras, è da girone dantesco.
Non gli fosse bastato la Grecia, il nostro esimio premier ha deciso di trovarsi nemici anche in Inghilterra, dove il Financial Times, non un giornaletto qualsiasi, ha dato grande evidenza alle insolite prese di posizione di un capo di governo straniero rispetto alle vicende casalinghe. Fonzie-Renzie ha commentato la vittoria di Jeremy Corbyn alle primarie del Labour indicandola come una ricetta per la sconfitta alle prossime elezioni. Proprio lui che non è mai stato votato, se non alle primarie del suo partito, dove (caso piu’ unico che raro al mondo) possono votare anche chi non è un aficionados del partito stesso!
Certo, ci sono state le europee, dove ha stravinto nei numeri, ma non nei fatti considerando il grande astensionismo. Alla prove del 9, le regionali e le comunali, ha avuto piu di una batosta, dimostrando l’emotività del momento che ha caratterizzato il voto europeo.
L’arroganza del ducetto toscano si fonda sulla sua convinzione di poter sparlare di tutti e credere di essere onnipotente. (S)parlatore compulsivo che non riesce a mettere freno ad una lingua che non ha solo il difetto della “zeppola”, ma anche di non essere collegata spesso al cervello. Circondato da inutili parassiti troppo intenti a lastricare il suo percorso con petali di rose, piuttosto che dargli una svegliata, anche per interessi personali. Renzi si è trasformato, in poco tempo, da rottamatore a copia sbiadita, seppur giovane, di Berlusconi. Cerca di combattere le idee con l’ arroganza ignorando che “gli uomini possono morire, ma le idee non muoiono mai”
e che la storia insegna che chi ha cercato di uccidere le idee, primo non c’è riuscito, e secondo è finito male!
E allora?
E allora ecco che arroganza e ignoranza in questo paese, l’Italia, vanno a braccetto. Un parto gemellare della nostra società allo sbando, cresciuta negli ultimi 30 anni sotto le insegne dei format come Drive In e personaggi di dubbio spessore politico come Berlusconi, Renzi, Prodi e Monti e le loro corti di giullari e cortigiane. Alla Costituzione lavorarono personaggi come Einaudi e Parri; le riforme ad essa oggi sono affidate a tal Maria Elena Boschi. Sic!
La deriva culturale di questo paese è immane se i giovani di oggi riempiono di catenacci i pali della luce leggendo Moccia ma ignorano i fatti della storia raccontati da autori come Biagi, Montanelli e compagnia (veramente) bella! In questo contesto, la bella e la bestia , che pur avevano nella favola un cuore, un anima, dei sentimenti, sono solamente esseri senza un cervello pensante.
Entrambi mostri. Fatti di ignoranza. Di arroganza.